Granseola alla Triestina |
La granseola, granchio tipico delle coste italiane, preparato alla triestina è l'ideale
se si vuole proporre uno stuzzichino semplice da preparare, ma gustoso e ricco.
Tempi
25 minuti
INGREDIENTI
per 4 persone
½ cipolla
succo di limone e scorza grattugiata
100 g di pane grattugiato
30 g di burro
2 cl d'olio d'oliva
prezzemolo q.b.
1 granseola o 500 grammi di polpa di granchio
PREPARAZIONE
15 minuti per la preparazione + 10 minuti per la cottura
Cuocete la granseola in abbondante acqua bollente per una decina di minuti, scolatela e lasciatela raffreddare.
Staccate le chele e apritele con uno schiaccianoci, estraetene quindi la polpa e conservatela in una ciotola.
Servendovi di un coltello e di un paio di forbici aprite il guscio della granseola nella parte inferiore, asportate la polpa interna al guscio e, dopo averla mescolata con quella delle chele, sminuzzate il tutto.
In alternativa potete utilizzare la polpa di granchio in scatola sgocciolata e sminuzzata.
Tritate quindi la cipolla e fatela soffriggere nel burro con il pangrattato, il prezzemolo e, se l’avete, il giallo della granseola.
Togliete dal fuoco e unitevi il succo e la buccia grattugiata del limone, l’olio e la polpa della granseola sminuzzata o la polpa di granchio.
Mescolate per bene il composto così ottenuto e spalmatelo su crostini di pane caldo.
STORIE NEL PIATTO
I granchi e i crostacei in genere erano già molto apprezzati nella cucina dell’antica Roma.
In particolare Apicio, famoso gastronomo latino che nel suo “De re coquinaria” dà suggerimenti su come cucinare i crostacei, pare ne fosse estremamente goloso.
Proprio per questo si narra che, venuto a sapere che lungo le coste della Libia vi erano aragoste di straordinaria grandezza, allestì una nave e navigò fin lì solo per poterle gustare.
Una volta giunto sul posto e constatato che le aragoste autoctone erano pressoché identiche a quelle vendute a Roma, veleggiò indietro senza neanche mettere piede a terra.
LO SAPEVATE CHE...
sebbene sia ormai diffuso in tutto il mondo, il granchio è originario della Cina?
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