Mi sono incuriosita a vedere in un pomeriggio di Ottobre ,mentre ero sul balcone a parlare con Giuly la mia vicina , una marea di coccinelle .
Arrivavano da tutte le parti e non ne avevo mai viste così tante e questa curiosità mi ha fatto andare sul web a ricercare il perché di questo fenomeno così strano e questa è la risposta molto interessante e penso che tanti come me non ne sono a conoscenza.
Gli scienziati hanno lanciato l'allarme: la coccinella europea Septempunctata è a rischio estinzione a causa della ben più feroce cugina asiatica 'Harmonia Axyridis' o 'coccinella Arlecchino', della quale è diventata preda e che sta invadendo Europa e Stati Uniti.
L'allarme è apparso sulla rivista rivista Science che ha pubblicato lo studio Invasive Harlequin Ladybird Carries Biological Weapons Against Native Competitors, nel quale un team di ricercatori dell'Università di Giessen e del Max Planck Institute for Chemical Ecology di Jena, in Germania, sottolineano che "le specie invasive che proliferano dopo aver colonizzato nuovi habitat hanno un impatto ambientale ed economico negativo".
La coccinella europea ha una grande utilità ecologica nella lotta biologica e trova impiego in agricoltura per la sua efficace azione distruttiva degli afidi e degli acari che infestano le piante soprattutto in tarda primavera ma purtroppo è vulnerabile agli attacchi della cugina asiatica, particolarmente aggressiva, territoriale, veloce nel riprodursi, famelica e anche cannibala.
La coccinella arlecchino è stata importata a metà degli anni Novanta proprio per combattere i parassiti delle coltivazioni ma ha dimostrato di essere fin troppo efficienti nel suo lavoro, incidendo sulla sopravvivenza di un vasto numero di insetti e mettendo a rischio anche alcune colture.
Nei vitigni, ad esempio, la sua presenza può essere micidiale visto che in prossimità della vendemmia ama rifugiarsi all'interno dei grappoli più grossi e compatti dove rilascia una sostanza (l'emolinfa) dall'odore nauseabondo in grado di alterare fortemente il sapore del vino.
La specie è proliferata rapidamente in Germania, dove gli ambientalisti temono che la coccinella arlecchino asiatica farà fuori le specie di coleotteri autoctone. Diversi studi negli ultimi anni hanno dimostrato che la coccinella Arlecchino sta spazzando via le altre coccinelle in tutta Europa.
In Gran Bretagna 7 delle 8 specie autoctone sono diminuite. Problemi simili sono stati riscontrati in Belgio e in Svizzera.
In Gran Bretagna i ricercatori hanno appena lanciato una applicazione per lo smartphone che permette ai cittadini di inviare dati sulla presenza di coccinelle "aliene" ed autoctone.
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