grande spettacolo in piazza Ponterosso , Silvia Stibilj madrina d'eccezione
LUNEDI' 18 DICEMBRE DALLE 10 ALLE 12
MARTEDI' 19 DICEMBRE DALLE 10 ALLE 12 E DALLE 16 ALLE 19.
Sarà il tricolore più grande del mondo !
Sarà il tricolore più grande del mondo, lungo circa 5 km, il momento più suggestivo dell'esibizione della Pattuglia Acrobatica Nazionale delle Frecce Tricolori che si terrà oggi mercoledì 4 ottobre, a partire dalle ore 10.30, in piazza Unità d'Italia e segnerà il saluto ufficiale alla città e alla 49esima edizione della Barcolana.
Buon divertimento tutti con il naso in su ' oggi !!!
Lorena @MaryPoppins'sHouse
Un ritorno alla tradizione e allo stesso tempo una epocale innovazione.
Cambia il percorso della Barcolana e, se nella prima parte torna su rotte già sperimentate in passato, nell'ultimo tratto diventa la principale novità di questa edizione.
○ Sotto la foto del percorso
● IL PERCORSO
Nelle ultime edizioni il percorso della Barcolana è stato avvicinato a terra ,accostata maggiormente la partenza alla riviera di Barcola, è stata avvicinata la prima boa (accorciando così la navigazione lungo il primo lato), riposizionato il disimpegno della Boa 2, accorciato e riorientato il terzo lato che conduceva nuovamente verso terra, posizionando la Boa 3 nei pressi del Castello di Miramare.
Il posizionamento della Boa 3 risulta strategico per aumentare la visibilità della regata , valorizziamo così la riviera di Barcola e l'altipiano come spalti di uno stadio naturale, facendo sì che la regata possa correre il più possibile parallela alla costa.
La regata non terminerà di fronte al terrapieno di Barcola , dove verrà posto un cancello che registrerà i passaggi , ma di fronte alla piazza dell'Unità d'Italia, al largo della diga del Porto Vecchio.
Il pubblico assiepato lungo le Rive per attendere il rientro delle imbarcazioni potrà così godersi l'arrivo in diretta, e a occhio nudo.
Il miglio e mezzo di navigazione da Barcola a Piazza Unità compensa la riduzione di percorso del primo e del terzo lato, dando alla regata una nuova veste in termini di spettacolarità, e possibilità di vivere l'evento anche stando a terra, da Miramare a piazza Unità, lungo la Napoleonica o la Strada del Friuli e da San Giusto.
Dal web
Per tutte le informazioni sulla Barcolana
Buon divertimento nella più grande regata di tutti i tempi , 2000 barche !
Lorena @MaryPoppins'sHouse
Le nostri Colazioni Vegane e Gluten Free
Verdure , frutta e prodotti senza glutine a richiesta
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Per Trieste sarà senz'altro un fine settimana da ricordare , tornerà ad ospitare la rassegna a ben 49 anni di distanza dall'ultima volta, dopo le edizioni del 1963 e del 1968.
Lo stadio, inaugurato nel 1932 e ora intitolato a Giuseppe Grezar, è stato recentemente ristrutturato con un manto ad otto corsie che ambisce a diventare un punto di riferimento non solo per il nord-est ma anche per Austria, Slovenia e Croazia.“
In palio ci saranno 40 titoli, 20 maschili e 20 femminili, oltre alla Coppa Italia per club.
Sono attesi i migliori rappresentanti di ciascuna specialità che si prepareranno per i Campionati Mondiali di Londra, in programma dal 4 al 13 agosto.
Un traguardo importantissimo per una città dove la cultura dello sport è molto ben radicata e presente, come dimostrano i continui talenti che continua a produrre nel settore giovanile e che si affermano poi sia livello nazionale che locale
Dal 30 giugno 2017 al 2 luglio 2017 alla Stadio Grezar
Hai bisogno di dove dormire in questi giorni ? Chiamami o mandami una mail !
Sarò felice di ospitarVi, Lorena ~♡
Trieste è tra le città più belle d'Italia da visitare almeno una volta nella vita quando visitarle e perché!
● PERIODO IDEALE PER UNA VISITA : Primavera e Autunno
Situata sul mare Adriatico e quasi interamente circondata dalla Slovenia, Trieste è una città che geograficamente e storicamente isolato dal resto della penisola italiana.
● MOTIVI PER VISITARLA:
⊙Il Cuore d'Europa
E' un luogo storico, importante porto commerciale che per secoli ha fatto da tramite fra il mediterraneo e il popolo slavo e germanico.
⊙Le Architetture
E' ricca di architetture religiose, civili e militari fantastiche, come il Castello di Miramare, il Faro della Vittoria o la Cattedrale di San Giusto.
⊙Atmosfera magica
E' una località molto affascinante, piena di caffè e con una splendida vista sul mare.
Vi auguro di camminare su una strada chiamata vita, di inciampare in una pozza chiamata fortuna, di cadere in un abisso chiamato felicità e di raccogliere un fiore chiamato amore.
Buona Pasqua , Lorena @MaryPoppins'sHouse
Che il profumo della bella stagione porti a te e alla tua famiglia nuova linfa vitale e tanta serenità.
Buona Domenica delle Palme , ❤
Lorena @MaryPoppins'sHouse
In Piazza della Borsa, è nato "l'inventore dei coriandoli".
Una storia curiosa conosciuta da pochissime persone...
Correva l'anno 1876, il carnevale impazzava per le vie cittadine e lungo il Corso si svolgeva la sfilata dei carri e delle maschere.
Dalle finestre delle case era consuetudine gettare sul corteo confetti e petali di rose.
Sul poggioletto centrale un ragazzetto di quattordici anni, privo di denaro e quindi nell'impossibilità di acquistare confetti o altro, e ebbe la bella idea di tagliuzzare belle carte colorate e di gettare i... "coriandoli" sulle teste delle mascherine sottostanti.
Fu una trovata travolgente imitata subito da tanti presenti.
"L'invenzione" passò velocissima a Vienna, poi a Venezia e da qui in tutto il mondo.
Alla loro prima apparizione i coriandoli fecero arrivare persino "l'attenta polizia austriaca".
Dopo i primi lanci il ragazzetto sentì suonare alla porta e si trovò davanti l'autorevole gendarme che chiedeva spiegazioni e chiarimenti.
Quel ragazzino si chiamava Ettore Fenderl e doveva diventare una celebrità nel campo della fisica nucleare.
Ettore Fenderl nacque a Trieste il 12 febbraio 1862 e fu uno scienziato di fama internazionale .
Laureatosi ingegnere all’università di Vienna ed ingegnere civile al Politecnico di Milano .
Nel 1898 brevettò un tipo di centrale per la produzione dell’acetilene e nel 1906 progettò il palazzo della Ministero della Marina Austriaca.
Importanti furono i suoi interventi nella progettazione della metropolitana di Vienna, una delle prime al mondo.
Nel 1926 creò a Roma il primo laboratorio per le ricerche radioattive.
Nel 1936 si ritirò a vita privata e fondò la Fondazione Fenderl per fini benefici.
Morì a Vittorio Veneto il 23 novembre 1966 all’età di 104 anni praticamente dimenticato dal grande pubblico, e la sua "invenzione ", senza essere stata brevettata, fece il giro del mondo ed ancora oggi non può esistere festa o carnevale senza coriandoli.
Buon Carnevale !
Lorena , @MaryPoppins'sHouse
Sembra una fiaba la storia del pinguino Marco, forse il pinguino più famoso del mondo, per oltre trent'anni una delle attrazioni turistiche della città, presenza usuale sulle Rive, fra il molo Pescheria e la Stazione marittima, amico obbligato di tutti i triestini nati fra la metà degli anni Cinquanta e i primi anni Ottanta, simbolo di quell'affettuosità uomo-animale che è parte dell'anima di questa città.
Sembra una fiaba questa storia che è entrata nella storia di Trieste, e come tale la racconta, in tutta la sua verità, il giornalista Roberto Covazin un libro, illustrato con belle foto dell'epoca, dedicato ai bambini ma destinato a tutti:
«Storia di Marco, il pinguino rapito»
pubblicato dalla Mgs Presse e lo si puo' trovare in libreria
Per chi , e sono tanti , ha conosciuto il bizzoso pennuto, caratterialmente così vicino alla scontrosa grazia dei triestini, il racconto di Covaz contiene una rivelazione ...
Marco non fu salvato dalle fauci di un'orca, come vuole la vulgata, bensì venne rapito, vittima di un puerile gioco fra marinai.
La storia comincia nel 1953, quando la motonave «Europa», con il suo carico di emigranti triestini, arriva a Città del Capo. La nave, comandata da Arrigo Liberi, è al suo secondo viaggio in Sudafrica, dopo quello inaugurale da Genova dell'ottobre dell'anno prima.
Fra i più giovani componenti dell'equipaggio ci sono due ragazzi istriani, Ezio e Nini.
Hanno il compito di pulire le camere dei passeggeri, e come tutti i giovani si annoiano quando la nave è alla fonda.
Perciò organizzano il rapimento di un pinguino, uno dei tanti che bazzicano le scogliere di Città del Capo.
Ezio e Nini, scrive Covaz, «all'imbrunire della sera precedente la partenza dell'Europa si muniscono di una rete da pesca trovata sui pontili e, dopo alcuni tentativi andati a vuoto, riescono a catturare un pinguino».
È un esemplare molto piccolo, alto nemmeno mezzo metro, della specieSpheniscus demersus, che finisce «stremato e impaurito» chiuso in un sacco nella cambusa della nave.
È talmente malridotto che i due ragazzi, pentiti, pensano di riportarlo a terra, ma ormai è troppo tardi...
l'«Europa» salpa alla volta di Trieste con il suo piccolo clandestino a bordo.
Naturalmente il comandante Liberi non sa nulla, il nostromo Giovanni Barrera, un veterano della Marina militare, copre i due ragazzi e la loro bravata.
Ma presto la salute del pinguino diventa un problema , nella cambusa il caldo è insopportabile, l'animale non mangia nulla e deperisce a vista d'occhio.
Allora, con la complicità di altri marinai, il cucciolo viene trasferito nel gabinetto alla turca della cucina «dove di tanto in tanto si potrà rinfrescarlo con i getti d'acqua dello sciacquone».
Poi, a turno, i marinai si affacciano di nascosto dal portello basso della cambusa per pescare pesce fresco direttamente in mare.
Intanto il pinguino è stato battezzato Marco, appunto.
Le cure dei marinai gli fanno bene, Marco sta meglio e ne combina di tutti i colori.
Si sta sviluppando anche quel fenomeno noto agli etologi come «imprinting» , il pinguino crede che i marinai siano suoi simili, e prende e seguirli e a imitarli.
La nave prosegue la sua rotta, ma allo scalo di Brindisi il segreto non può più essere mantenuto, e Barrera rivela al capitano l'esistenza a bordo del clandestino piumato.
Marco arriva così a Trieste il 18 maggio del 1953 e, spacciato per orfano sottratto a morte sicura, viene affidato all'Aquario marino, allora diretto da Renato Mezzena (che nel libro di Covaz firma una prefazione, mentre altre note sono affidate all'attuale direttore del museo di Storia naturale, e dell'Acquario, Sergio Dolce, e dal conservatore zoologo Nicola Bressi).
Qui Marco, affidato alle cure del custode Pietro Contento, comincia la sua seconda vita.
Libero di girare per le Rive, diventerà presto un personaggio famoso, cercato dai turisti e coccolato dai bambini, viziato da pescatori e pescivendoli.
Morirà il 27 dicembre 1985, alla veneranda età di 32 anni, meritandosi una volta di più l'attenzione delle cronache, con la scoperta che in realtà era una femmina.
Con la sua ricostruzione del rapimento di Marco (basato in buona parte sulla testimonianza di uno dei marinai dell'Europa protagonisti della vicenda) Covaz racconta una moderna favola-verità che sembra uscita più dalla fantasia che dalla recente cronaca, mettendo il pinguino Marco nel novero di tutti quegli animali reali o di finzione, dal delfino Flipper all'orca Willy, che hanno segnato e segnano un'infanzia.
Dal Piccolo , 2005
Marco il pinguino, rapito dai marinai
di Pietro Spirito